mercoledì 1 settembre 2010

saggio breve sulla filosofia

PENSIERO LIBERO DELL’UOMO E LA STORIA DELLA FILOSOFIA

La filosofia studia il pensiero dell’essere umana dall’antichità. E’ una scienza che “ha una storia e una tradizione e nessuna autorità. Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque legge.” Tratto da “Cercando il dialogo fuori dall’accademie,” dal Corriere della Sera di G. Gioriello. Questo nei nostri giorni se ne è parlato a Modena in occasione del “Festival Filosofia”. Molti sono rimasti sorpresi dal gran successo di questa iniziativa che negli ultimi tempi era sciamata. Eppure la storia ci insegna dall’antica Grecia che la filosofia è l’essenza del Pensiero umano, basti ricordare i dialoghi platonici. A Modena quello che ha colpito Gioriello è : “la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni – una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisione, anche radicale senza per questo disconoscere il diritto di quelle altrui.”

La filosofia che studia il pensiero dell’uomo ci ha dimostrato che a causa di fenomeni di fanatismo e stupidità, è stata in grado di provocare disastri ( ecologici, biologici, filosofici, guerre ecc.) e questo è accaduto quando più pensieri o più saperi si combinavano in maniera occulta o esoterica. Quindi possiamo affermare che “ la filosofia nel suo insieme non è certa priva di ambiguità, eppure ne abbiamo sempre più bisogno …” Questo pensiero è tratto dal giornale “La Stampa” scritto da Mario Bondino il 29 aprile 2003.

Dall’ “Elogio della filosofia” scritto da M. Merleau-Ponty mi rispecchio, infatti lui dice che: “Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell’evidenza e il senso dell’ambiguità … Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all’ignoranza e dall’ignoranza al sapere … La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il mistero è in tutti come è in lui. […] Il filosofo è l’uomo che si risveglia e che parla, e l’uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogno essere un po’ di più e un po’ di meno che uomo.”

Credo quindi che la filosofia è in ognuno di noi e che ogni individuo è il filosofo di se stesso. Penso che l’uomo per essere libero deve per prima cosa rispetta il pensiero altrui e poter parlare del proprio, senza giudizi e pregiudizi. Ma questo purtroppo non è mai accaduto dai tempi più lontani, perché la natura dell’uomo stesso porta alla sottomissione dei propri simili. La storia ci ha insegnato questo e la vita odierna purtroppo ci dimostra questo. Basta pensare ai max-media quello che ci propongono giornalmente e ad ogni ora. Io dico e affermo che in teoria l’uomo è stato sempre libero di pensare ma i fatti e gli eventi l’hanno sempre condizionato.

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