sabato 25 giugno 2011

GIUSEPPE UNGARETTI

GIUSEPPE UNGARETTI

LA VITA

Nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto, dove i genitori, provenienti nei dintorni di Lucca, gestivano un forno di pane. ( all’età di due anni il padre di Ungaretti morì in un incidente al lavoro). Qui frequenta i primi studi e inizia ad occuparsi della letteratura studiando Leopardi e Nietzsche. Poi passando per l’Italia si reca a Parigi, dove entra in contatto con la poesia decadente e simbolista.

Nel 1914, ritorna in Italia e si arruola come volontario per partecipare alla Prima Guerra Mondiale.

Nel 1921 si trasferì a Roma e aderì al fascismo, convinto che la dittatura potesse rafforzare quella solidarietà nazionale della quale si era sentito a lungo escluso. Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fece il professore di università.

Muore a Milano nel 1970.

PENSIERO

L’ALLEGRIA

L’Allegria è una raccolta di opere autobiografiche di Ungaretti, lui credeva che la poesia ha il compito di selezionare alcune esperienze fondamentali di un uomo, di illuminare l’essenza della vita.

La particolarità del suo pensiero lo notiamo appunto in questa raccolta. Qui scorgiamo che Ungaretti ha eliminato qualsiasi componente puramente descrittiva o realistica attraverso un estrema riduzione della frase alla funzioni essenziali della sintassi e della parola, nella quale si cela l’essenza profonda e misteriosa dei contenuti.

Ungaretti critica la letteratura del Ottocento in quanto è solo capace di rilevare gli aspetti immediati e superficiali, non la sua essenza profonda. Lui contrappone questo un nuovo modo di fare poesia, “rapido”, cioè sintetiche, che sa mettere in contatto immagini lontane.

Per Ungaretti il poeta è una sorta di “sacerdote” della parola, un essere privilegiato che sa cogliere i nessi più segreti delle cose. E’ la direzione che attribuisce il significato magico ed esoterico, spingendola fino al limite estremo dell’inconoscibile e dell’inesprimibile.

Le fresi cosi sintattiche servono per far risuonare la parola.

LE VICENDE EDITORIALI E IL TITOLO DELL’OPERA

Prima fase à 1916 IL PORTO SEPOLTO

Seconda fase à 1919 ALLEGRIA DEI NAUFRAGHI

Terza fase à 1942 L’ALLEGRIA

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