domenica 9 maggio 2010

UGO (NICOLO') FOSCOLO ( 1778-1827)

LA VITA

Nicolò Foscolo nacque nel 1778 a Zante (nelle isole Ionie) al tempo Repubblica Veneziana). Figlio di un medico e di una donna greca. Per Foscolo avere radici greche rivestì un ruolo molto importante nella sua vita, perchè si sentì profondamente legato alla civiltà classica.
Trasfeito con la sua famiglia a Spalato (in Dalmazia), suo padre morì, dove si trovarono (la famiglia e Foscolo) in gravi difficoltà economiche. Quindi si trasferirono a Venezia da amici e parenti di famiglia. Qui Nicolò non conoscendo la lingua italiana si dedicò agli studi della letteratura classica e moderna. Inizio sempre qui a scrivere i primi versi che gli diedero la fama.

Della sua povertà ne andava fierissimo.

Politicamente era entusiasto della rivoluzione francese assumendo delle posizioni rilevanti a suo riguardo. Tant'è vero che dovette fuggire da Venezia che a tempo avevo un governo oligarchico.
Nel frattempi Napoleone avanzava nel Nord Italia e Nicoò andò a Bologna per arruolarsi nelle truppe della Repubblica Cispadana e qui scrisse un ode a Napoleone..
Formatosi un governo democratico a Venezia, Foscolò ritornò, ma dovette poi fuggire a Milano quando la Repubblica Veneziana venne ceduta da Napoleone agli Austriaci.

Per lui questaa azione di Napoleone fu un tradimento.

A Milano conobbe Parini e strisse amicizia con Monti.
In questo periodo:
- si arruolò nell'esercito a favore di Napoleone.
-ottene la cattedra nell'Università di Pavia ma poi viene soppressa dal governo
-scrisse un opera "il tiranno Agamennone" che raffigurava Napoleone e venne criticato
-dovette poi fuggire a Firenze dove ebbe un periodo tranquillo e avventure amorose.

Con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, Foscolo andò in esilio prima in Svizzera e poi a Londra.

A Londra inizialmente fu accolto con onori e simpatia, poi però sorsero degli attriti anche con gli esuli italiani.
Qui fece troppi debiti, dovuto soppratutto alla vita "sfrenata" che faceva. Dovette quindi rifugiarsi in uno dei sobborghi poveri di Londra. Dove povero e malato mory nel 1827.

I suoi resti furono poi portati e sepolti nel 1871 in Santa Croce.

LA CULTURA E LE IDEE
Foscolo si forma nel solco del gusto Arcadico, ma presto i suoi orizzonti culturali si fanno più ampi, accogliendo suggestioni dei classici greci, latini, italiani e dai moderni Parini, Rousseau, Alfieri, Goethe, Mcpherson Dall'illuminismo egli trae non solo l'egualitarismo, ma anche il materialismo, che lo porta a negare ogni forma di trascendenza. L'iniziale ottiminismo sulla naturale bontà dell'uomo, derivato da Rousseau, cede preste il posto ad una visione disincantata, influenzata dalle concezioni di Macchiavelli e Hobbes. Il pessimismo sulla natura dell'uomo e tuttavia mitigato dalla fiducia nel valore supremo della bellezza, che attraverso l'arte e la poesia svolge una fondamentale funzione civilizzatrice.

OPERE IMPORTANTI: le ultime lettere di Jacopo Ortis, I Sepolcri

BREVE RIASSUNTO delle ultime lettere di Jacopo Ortis:
Jacopo è un giovane patriota, che dopo la cessione di Venezia all'Austria, si rifugia sui colli Euganei per sfuggire alle persecuzioni. Qui si innamora di Teresa, ma è un amore impossibili perchè lei e gia promessa in sposa a Edoardo. La disperazione amorosa e politica spinge Jacopo ad un pellegrinaggio a Firenze, dove visita le tombe di Santa Croce, a Milano, dove incontra Parini. La notizia del matrimonio di Teresa lo porta a Venezia: rivede ancora una volta la sua amata, visita sua madre e poi si uccide.

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