IL GIORNO DELLA CIVETTA
Di Leonardo Sciascia
RIASSUNTO
Il racconto incomincia nella piazza di S. un paese appartenete alla Sicilia, dove Salvatore Colasberna, un socio di una piccola azienda, viene assassinato mentre sale sulla corriera per palermo. All'arrivo della forza pubblica i passeggeri si allontanano di nascosto senza farsi vedere, l'autobus resta vuoto e nessuno riconosce il morto. L'autista, il bigliettaio non ricordano chi ci fosse sull'autobus al momento dell'assassinio. Il venditore di panelle che era rimasto a terra al momento del delitto è scomparso. Un carabiniere lo trova all'ingresso della scuola elementare e lo accompagna dal maresciallo. Ma neppure lui sa nulla e afferma che non si è nemmeno accorto che abbiano sparato. Dopo due ore di interrogatorio il panellaro ricorda che all'angolo tra via Cavour e piazza Garibaldi, tra le sei e le sei e trenta, sono venuti due lampi di fuoco. Le indagini vengono affidate a Bellodi, capitano dei carabinieri della compagnia di C., emiliano di Parma, ex partigiano, destinato alla carriera di avvocato ma rimasto in servizio in nome di alti ideali. Bellodi è deciso ad indagare senza arrendersi davanti al muro di silenzio e omertà che gli si crea intorno e arriva a scoprire i rapporti che legano la criminalità mafiosa e politica. Intanto in un Caffè di Roma, un ricco possidente chiede ad un onorevole del suo partito di far trasferire Bellodi. Bellodi intanto interroga un ambiguo confidente, dai doppi giochi noti alla mafia, un certo Calogero Dibella detto Parrinieddu e ricava una pista che si rivela falsa, ma in compenso riesce a sapere il nome di Santo Pizzuco che si rivela utile. Il nome del presunto assasino, un certo Diego Marchica detto Zicchinetta, viene dato a Bellodi dalla moglie di Paolo Nicolosi, un potatore scomparso e certamente ucciso per aver riconosciuto l'assassino. Bellodi scopre nel fascicolo investigativo di Marchica, che è un noto sicario, una fotografia che lo ritrae insieme con don Calogero Guicciardo e all'onorevole Livigni. Nel frattempo Parrineddu viene assassinato e Bellodi ottiene che Marchica, Pizzuco e il padrino don Mariano Arena vengano fermati, ma l'interrogatorio si risolve in un nulla di fatto. I giornali fanno molto clamore e pubblicano le foto di Arena insieme a Mancuso. Questo fatto porta a un dibattito in Parlamento al quale partecipano anche due anonimi mafiosi e alcuni onorevoli e durante il dibattito un sottosegretario dichiara che la mafia esiste solamente "nella fantasia dei socialcomunisti". Bellodi, che intanto era andato a Parma perché gli era stata obbligata una vacanza, legge sui giornali, inviati da un suo amico brigadiere della Sicilia, che il castello probatorio è stato smantellato grazie ad un alibi di ferro costruito da rispettosissimi personaggi per il Marchica. Quanto sembrava essere stato svelato sulla realtà mafiosa viene cancellato e la tesi viene sostituita con quella di un delitto passionale e don Mariano viene scarcerato. Bellodi leggendo queste notizie si rammaricò molto e per la rabbia iniziò a girovagare per tutta Parma. Finché incontrò, Bresciamelli, un suo vecchio amico di scuola, dove iniziarono insieme a camminare per Parma e Bellodi gli raccontava della Sicilia al suo amico d’infanzia. Per strada incontrano Livia amica di Besciamelli e dopo una chiacchierata Livia convince Bellodi e il suo amico di andare con lei che andavano a mangiare e bere con delle amiche di Livia. Finita la serata Bellodi ritorna a casa, e durante il tragitto tra casa di Livia e la sua , pensava “Al diavolo la Sicilia; al diavolo tutto” e poi pensava che ci ritornerà in Sicilia e urlando disse “Mi ci romperò la testa”.
FINE
AUTORE
Leonardo Sciascia nato Racalmuto nel 8 gennaio 1921 e morto a Palermo nel 9 novembre 1989 è stato uno scrittore, saggista e politico italiano. Collaboratore di quotidiani e riviste ha sempre preso parte attivamente ai problemi politici e sociali del paese. Ha scritto molte poesie ma le opere più importanti fatte da lui sono: Le parrocchie di Regalpetra; Il giorno della civetta; A ciascuno il suo; La scomparsa di Majorana. Ce ne sono molti altri.
ANALISI DEI PERSONAGGI PIÙ IMPORTANTI DEL LIBRO
Il più importante personaggio in questo libro e sicuramente Bellodi, che riesce con il suo modo d’interrogare le persone, grazie anche degli inganni, a far confessare l’indagato. Solo con una persona durante l’interrogatorio non è riuscito a farla confessare e questa persona è don Mariano Arena. Don Mariano Arena è uno dei boss più anziani della mafia e nonostante essendo un analfabeta parlava come una persona intellettuale e infatti nell’interrogatorio con Bellodi, Arena non ha detto niente di utile per scoprire il colpevole dell’omicidio di Colasberna.
FRASI CHE MI HANNO COLPITO DI PIÙ
- Durante l’interrogatorio tra Arena e Bellodi, Arena dice :“Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…”.
- Bellodi riguardando alla società siciliana pensò:” La famiglia è lo Stato del siciliano…”
COMMENTO DEL LIBRO
Questo libro mi è piaciuto molto visto che racconta la verità su quello che accade in Sicilia. E fa capire che la mafia ci sarà finché non cesseranno di esserci uomini corrotti qui in Italia.
Il racconto incomincia nella piazza di S. un paese appartenete alla Sicilia, dove Salvatore Colasberna, un socio di una piccola azienda, viene assassinato mentre sale sulla corriera per palermo. All'arrivo della forza pubblica i passeggeri si allontanano di nascosto senza farsi vedere, l'autobus resta vuoto e nessuno riconosce il morto. L'autista, il bigliettaio non ricordano chi ci fosse sull'autobus al momento dell'assassinio. Il venditore di panelle che era rimasto a terra al momento del delitto è scomparso. Un carabiniere lo trova all'ingresso della scuola elementare e lo accompagna dal maresciallo. Ma neppure lui sa nulla e afferma che non si è nemmeno accorto che abbiano sparato. Dopo due ore di interrogatorio il panellaro ricorda che all'angolo tra via Cavour e piazza Garibaldi, tra le sei e le sei e trenta, sono venuti due lampi di fuoco. Le indagini vengono affidate a Bellodi, capitano dei carabinieri della compagnia di C., emiliano di Parma, ex partigiano, destinato alla carriera di avvocato ma rimasto in servizio in nome di alti ideali. Bellodi è deciso ad indagare senza arrendersi davanti al muro di silenzio e omertà che gli si crea intorno e arriva a scoprire i rapporti che legano la criminalità mafiosa e politica. Intanto in un Caffè di Roma, un ricco possidente chiede ad un onorevole del suo partito di far trasferire Bellodi. Bellodi intanto interroga un ambiguo confidente, dai doppi giochi noti alla mafia, un certo Calogero Dibella detto Parrinieddu e ricava una pista che si rivela falsa, ma in compenso riesce a sapere il nome di Santo Pizzuco che si rivela utile. Il nome del presunto assasino, un certo Diego Marchica detto Zicchinetta, viene dato a Bellodi dalla moglie di Paolo Nicolosi, un potatore scomparso e certamente ucciso per aver riconosciuto l'assassino. Bellodi scopre nel fascicolo investigativo di Marchica, che è un noto sicario, una fotografia che lo ritrae insieme con don Calogero Guicciardo e all'onorevole Livigni. Nel frattempo Parrineddu viene assassinato e Bellodi ottiene che Marchica, Pizzuco e il padrino don Mariano Arena vengano fermati, ma l'interrogatorio si risolve in un nulla di fatto. I giornali fanno molto clamore e pubblicano le foto di Arena insieme a Mancuso. Questo fatto porta a un dibattito in Parlamento al quale partecipano anche due anonimi mafiosi e alcuni onorevoli e durante il dibattito un sottosegretario dichiara che la mafia esiste solamente "nella fantasia dei socialcomunisti". Bellodi, che intanto era andato a Parma perché gli era stata obbligata una vacanza, legge sui giornali, inviati da un suo amico brigadiere della Sicilia, che il castello probatorio è stato smantellato grazie ad un alibi di ferro costruito da rispettosissimi personaggi per il Marchica. Quanto sembrava essere stato svelato sulla realtà mafiosa viene cancellato e la tesi viene sostituita con quella di un delitto passionale e don Mariano viene scarcerato. Bellodi leggendo queste notizie si rammaricò molto e per la rabbia iniziò a girovagare per tutta Parma. Finché incontrò, Bresciamelli, un suo vecchio amico di scuola, dove iniziarono insieme a camminare per Parma e Bellodi gli raccontava della Sicilia al suo amico d’infanzia. Per strada incontrano Livia amica di Besciamelli e dopo una chiacchierata Livia convince Bellodi e il suo amico di andare con lei che andavano a mangiare e bere con delle amiche di Livia. Finita la serata Bellodi ritorna a casa, e durante il tragitto tra casa di Livia e la sua , pensava “Al diavolo la Sicilia; al diavolo tutto” e poi pensava che ci ritornerà in Sicilia e urlando disse “Mi ci romperò la testa”.
FINE
AUTORE
Leonardo Sciascia nato Racalmuto nel 8 gennaio 1921 e morto a Palermo nel 9 novembre 1989 è stato uno scrittore, saggista e politico italiano. Collaboratore di quotidiani e riviste ha sempre preso parte attivamente ai problemi politici e sociali del paese. Ha scritto molte poesie ma le opere più importanti fatte da lui sono: Le parrocchie di Regalpetra; Il giorno della civetta; A ciascuno il suo; La scomparsa di Majorana. Ce ne sono molti altri.
ANALISI DEI PERSONAGGI PIÙ IMPORTANTI DEL LIBRO
Il più importante personaggio in questo libro e sicuramente Bellodi, che riesce con il suo modo d’interrogare le persone, grazie anche degli inganni, a far confessare l’indagato. Solo con una persona durante l’interrogatorio non è riuscito a farla confessare e questa persona è don Mariano Arena. Don Mariano Arena è uno dei boss più anziani della mafia e nonostante essendo un analfabeta parlava come una persona intellettuale e infatti nell’interrogatorio con Bellodi, Arena non ha detto niente di utile per scoprire il colpevole dell’omicidio di Colasberna.
FRASI CHE MI HANNO COLPITO DI PIÙ
- Durante l’interrogatorio tra Arena e Bellodi, Arena dice :“Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…”.
- Bellodi riguardando alla società siciliana pensò:” La famiglia è lo Stato del siciliano…”
COMMENTO DEL LIBRO
Questo libro mi è piaciuto molto visto che racconta la verità su quello che accade in Sicilia. E fa capire che la mafia ci sarà finché non cesseranno di esserci uomini corrotti qui in Italia.
grazie per chiunque abbia scritto qst riassunto
RispondiEliminabellissimissimo grazie a chi l ha scritto
EliminaGRAZIE MILLE MOLTO UTILE
EliminaRecensione perfetta grazie mille anche se l'italiano è un po' scarso
Eliminavi ringrazio tanto spero che farete per altri libri grazie di cuore
EliminaTu mi hai salvato da un 4 in italiano. Sei il mio dio.
EliminaGrazie mi hai salvato le vacanze di natale e ora vado a mangiarmi giù il panettone
Eliminati amo grazie mille, per questo tuo riassunto mi hai salvato il fondoschiena, invece di prendere 2 ho preso 8!!!
Eliminafantastico! grazie a chi l'abbia scritto!
RispondiEliminaè troppo lungo
RispondiEliminaFATTELO DA SOLO ALLORA! C'è CHI SI è IMPEGNATO A FARLO, E PER DARE UNA MANO AGLI ALTRI. SI, SARà ANCHE LUNGO MA ALMENO LUI HA FATTO QUALCOSA, TU???
EliminaInfatti potevi fartelo da solo, e poi è difficile fare un riassunto. Il Giorno della Civetta non è esattamente il libro più facile del mondo!!! Secondo me va benissimo
Eliminainfatti, non è troppo lungo è della lunghezza giusta per far capire il senso e la trama del libro .
Eliminase non ti va bene sei libero di farlo da solo
.
Grazie mille.... ;)
EliminaPovero Davide ingenuo,... peccatissimo che non lo sai che 'sta vita e troppo corta per la ricerca della "Consapevolezza Assoluta". Bisogna fare dei accorcimenti per riuscire andare avanti e compiere il proprio sogno. (R.I.P) Resta In Pace !
Eliminabella copiatura da wikipedia ahahah
EliminaGrazie!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie mille mi sei stato di grande aiuto
RispondiEliminagrazie mille ! :)
RispondiEliminagrazie tanto mi hai salvato
RispondiEliminaGRAZIE MILLE, UTILISSIMO!!!
RispondiEliminaGrazie mille , mi è stato davvero molto utile :D
RispondiEliminaVeramente fatto bene
RispondiEliminaÈ fatto davvero bene,grazie :)
RispondiEliminagrazie a te ho preso 8!!!!!
RispondiEliminagrazie infinite!!!! :))
Il riassunto é perfetto, ma potevi anche aggiungere il messaggio che l' autore ci ha inviato. comunque grazie, anche il commento é fatto bene.
RispondiEliminabello bello complimenti a chi l a scritto mi a salvayo la vita ma potevate mettere il link del film streaming !!!! sarebbe stato utile
RispondiEliminacomplimenti !!!!
RispondiEliminaBella idea se qualcuno trova il link lo scriva pure qui sotto!!
RispondiEliminagrz x il riassunto
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminacom'è u nnuamu i sta piazza (S.) buuuu un le sintutu riri maiii
RispondiEliminagrazie milleee mi hai salvatoooo!
RispondiEliminaGrazie mille :)
RispondiEliminaÈ fantastico grazie!!!!!
RispondiEliminaGrazie mille, mi hai salvata.
RispondiEliminaSei il meglio ;)
RispondiEliminagrazie,sei stato/a di aiuto
RispondiEliminagiustissimo....cretino chi si lamenta
RispondiEliminaSpero sia giusto il riassunto...se é cosi davvero grazie:)
RispondiEliminami è stato di grandissimo aiuto GRAZIE!!!!! :))))
RispondiEliminaGrazie mille é stato molto utile!!
RispondiEliminagrazie molto bello io l'ho letto e questo testo lo riassume perfettamente
RispondiEliminaGazie mille. Mi è stato molto utile!
RispondiEliminagrazie è stato molto utile
RispondiEliminascusate ma non ho capito bene come finisce la stoia me lo potreste spiegare? grazie mille..è un URGENZA
RispondiEliminautileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :)
RispondiEliminagrazie a chi ha fatto questo riassunto perche io non avevo capito niente. invece adesso è tutto più chiaro! ;)
RispondiEliminami hai salvato la vita
RispondiEliminaPS verso la fine hai cambiato i tempi verbali
veramente fatto bene!!!!!
RispondiEliminaMolto simile a quello di Wikipedia. ..peccato
RispondiEliminaGrazie mille
RispondiEliminascarso
RispondiEliminascarso
RispondiEliminama questo riassunto può essere utilizzato anche come trama? (mi serve saperlo entro stasera T.T
RispondiEliminamolto grazie ma è troppo lungo.
RispondiEliminaringrazio l'autore che seppur non ha fatto un testo perfetto ci ha aiutati tutti quindi non criticate sempre e pensate a chi ha auto l'idea di aiutarci
RispondiEliminaerrori a livello di trama e italiano orrendo
RispondiEliminaB. sta per Bagheria S. sta per Siracusa!
RispondiEliminaleggendo il libro ho visto che Bellodi nn pensa "la famiglia è lo stato del siciliano".............voi sapete dirmi se è vero o se ho ragione io!????
RispondiEliminaPerfetto grazie ��
RispondiEliminaandate tutti a fare in cina
RispondiEliminaRingrazio per l'impegno a chi ha scritto questo riassunto, molto utile������
RispondiElimina