venerdì 18 giugno 2010

riassunto: UN ANNO SULL'ALTIPIANO




UN ANNO SULL’ALTIPIANO

Di Emilio Lussu

RIASSUNTO

Il libro, come detto nell’introduzione, è un’insieme di fatti, quindi non c’è una vera e propria trama. Il libro incomincia raccontando, la guerra di trincea in pianura. Dopo poco tempo la brigata riceve l’ordine di trasferirsi sulle montagne, nella zona di Asiago. Tutti pensavano di non dover più fare la guerra di trincea: nei primi tempi è così ma poi torna ad essere la solita guerra. Nel libro è molto ben descritto lo stato dei soldati, la paura anche nei momenti di “calma”, della speranza che se devono essere uccisi preferiscono esserlo mentre sono in trincea, all’improvviso. E’ racchiusa l’angoscia delle ore prima di un assalto, che si intuiva pur senza esserne informati, perché arrivavano i tubi di esplosivo e molto liquore. La situazione peggiore raccontata è quando nonostante non essendo riusciti a creare una breccia nel filo spinato o tra i cavalli di frisia si attaccasse ugualmente ben sapendo di andare incontro alla morte.Viene espressa anche una contraddizione: per fare gli assalti soldati richiedono l’artiglieria, ma come si legge l’artiglieria colpiva principalmente i propri soldati, in tutti e due i fronti.Vengono raccontati anche degli stratagemmi per non fare la guerra in prima linea, per esempio un soldato che ha fatto finta di sapere il tedesco oppure un altro soldato che ha tentato di scappare.
FINE

AUTORE

Emilio Lussu, nato nel 1890 ad Armungia in provincia di Cagliari, partecipò giovanissimo alla Grande Guerra. Era ufficiale di fanteria della Brigata Sassari. Credendo in quel che faceva, lo compì bene e fu più volte decorato al valor militare. La guerra finì nel 1918: Lussu ne aveva tratto anche insegnamenti politici, e l'anno successivo fondava il Partito sardo d'Azione, a carattere democratico, autonomista. Fu deputato nelle due legislature del 1921 e 1924, partecipando alla secessione dell'Aventino. Il suo antifascismo intransigente lo espose a feroci aggressioni. In una di esse, avvenuta nel 1926, trovò la morte uno squadrista che aveva preso parte all'assalto della sua casa cagliaritana. Fu confinato poco dopo a Lipari. Evase dall'isola nel 1929, insieme a Fausto Nitti e Carlo Rosselli. Con essi, a Parigi, fu tra i fondatori del movimento "Giustizia e Libertà". Tornato in Italia dopo l'8 settembre 1943, divenne uno dei grandi animatori della Resistenza (militando nel Partito d'Azione). Con la corrente di sinistra di questo partito, della quale era stato il leader, passò nel 1949 nelle file del PSI. È stato ministro nel governo Parri e nel primo gabinetto De Gasperi; senatore in più legislature. È morto nel 1975.

ANALISI DEI PERSONAGGI PIÙ IMPORTANTI DEL LIBRO

Il protagonista, che è anche l’autore – narratore, è un graduato minore,che per le sue azioni o soprattutto perché gli altri ufficiali vengono uccisi viene promosso di grado; di lui non se parla, il carattere si può intuire dal libro, ma l’aspetto fisico non viene descritto. Un personaggio che ammiro in questo libro è “Zio Francesco” che partecipa a tutte le azioni dei volontari per ricevere più soldi da poter mandare alla sua famiglia, ma in una di queste azioni muore. Nel libro si succedono molti comandanti, colonnelli e soldati, uno da ricordare e il generale Leone.Tutti i personaggi presenti hanno in comune la paura della guerra e la speranza che essa finisca.

FRASI CHE MI HANNO COLPITO DI PIÙ

I superiori mandavano prima dell’assalto una razione di cognac che serviva ai soldati per fare gli assalti “mezzi ubriachi” così non avevano paura dell’assalto. Prima che i soldati facevano l’assalto, due o tre soldati andavano da soli con le pinze a rompere il filo spinato al nemico solo che non riuscivano quasi mai e venivano uccisi e nonostante tutto gli altri soldati dovevano fare l’assalto ugualmente fallendo. Molti che andavano a tagliare il filo spinato morivano anche perché le pinze non funzionavano.

COMMENTO DEL LIBRO

Questo libro parla della prima guerra mondiale nell’altipiano. Il libro racconta però solo un anno della guerra ma racconta gli stati d’animo dei soldati. Questo libro mi è piaciuto visto che a me piace la scuola solo che preferisco il sergente nella neve.

11 commenti:

  1. Grandissimo ci hai salvato l'esame di terza media!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. grazie mi è servito per l'esame di terza media..!!:) :)

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  3. sei mitico se non leggevo il tuo commento ero perso e rischio di essere interrogato anche se non so niente. forse riesco a passare l' esame di terza media!!!

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  4. fiuu credevo di dovermi leggere tutto il libro x poi fare la recensione meno male che l hai fatto tu

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